Graeme Clark era ancora solo un ragazzo quando decise che il sogno della sua vita era quello di aiutare le persone a sentire. A ispirarlo fu vedere le difficoltà di suo padre, affetto da ipoacusia. Nel festeggiare il suo 85o compleanno, condividiamo la sua visione a cui la Cochlear Family nel tempo si è ispirata.
Ispirato, dedicato e impegnato in modo appassionato
Crescendo, Graeme vedeva il padre combattere contro la sua ipoacusia. Era un farmacista di un piccolo paese appena fuori Sydney, in Australia, e i clienti si rivolgevano a lui per ricevere consigli su problemi di salute. Il fatto di non riuscire a sentirli gli causava grande frustrazione. Ciò spinse Graeme a cercare un nuovo modo per trattare l’ipoacusia. Diventò il lavoro della sua vita: ispirato dal padre, decise di aiutare gli altri.
“Vedevo che mio padre desiderava una maggiore connessione con gli altri ed ero determinato a renderlo possibile”, racconta il professor Clark.
Dopo essere diventato un medico ed aver trascorso anni a studiare l’udito, Graeme formò un team di ricercatori brillanti e impegnati. La sua passione era contagiosa e il team lavorava assiduamente su un obiettivo condiviso, ispirato dalla richiesta di Graeme di aiutare coloro che avevano lo stesso problema di suo padre.
Non tutti erano fiduciosi
La maggior parte dei dottori non credeva che l’invenzione del professor Clark potesse avere successo.
“All’inizio, quando ero alla ricerca di pazienti, nessuno si faceva avanti perché gli veniva detto: ‘Non rivolgerti a Clark, tanto non funziona’,” racconta il professore.
Poi arrivò Rod Saunders. Rod aveva perso l’udito in seguito a un incidente d’auto e da allora non era in grado di comunicare con la moglie, i figli e gli amici. Dopo aver saputo che eravamo alla ricerca di volontari per provare il nuovo trattamento del professor Clark, Rod colse l’opportunità: “Vorrei tornare di nuovo a sentire qualcosa”.
Fu così che, nel 1978, Rod Saunders divenne il primo paziente al mondo a portare un impianto cocleare multicanale. Diversi mesi dopo l’intervento, Rod era in grado di sentire. Dovette lavorare sodo per molto tempo, ma riuscì di nuovo a conversare con le persone che amava e a riprendere la sua vita.
La connessione si rafforza con il passare dei decenni
Oggi, Cochlear™ ha fornito più di 600.000 impianti per aiutare le persone a sentire. Esse formano una comunità mondiale di milioni di persone attraverso le loro famiglie, gli amici, i colleghi, gli insegnanti e molti altri. E sebbene siano passati decenni, l’intera comunità è ancora collegata dal sogno di infanzia di Graeme Clark.
Ricorderete Beatriz, paziente diciottenne brasiliana portatrice di un impianto cocleare, di cui abbiamo raccontato la storia nel numero precedente della newsletter Cochlear Family. Beatriz ha ricevuto l’impianto all’età di tre anni e ci ha raccontato: “i suoni riempiono il mondo di vita, lo riempiono di gioia e questo mi rende veramente felice, mi fa sentire collegata al resto del mondo”. La passione e l’esperienza fanno di Beatriz solo una delle tante persone ispirate a vivere una vita al massimo delle possibilità.
La storia ispiratrice di Graeme Clark ci ha fatto diventare quello che siamo e l’obiettivo per cui ci battiamo costituisce il fondamento della mission di Cochlear. Quattro decenni dopo il suo successo iniziale, festeggiamo le centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo ora collegate insieme ogni giorno.