In che modo allenarsi con la musica aiuta la percezione del parlato

Le ricerche della dott.ssa Ritva Torppa dimostrano che la musica può fare molto di più che renderci felici

La musica gioca un ruolo importante nella nostra vita: ci regala gioia, ci consente di esprimerci e avvicina le persone. A molte persone la riscoperta della musica dopo aver ricevuto un impianto uditivo può cambiare la vita.

“Cantare, ballare, ascoltare, la musica è tutto per me”, dice Romy, portatrice di un impianto Cochlear. “Per me è un vero sollievo poter finalmente sentire di nuovo la musica”, racconta, parlando della sua esperienza con un impianto.

È emerso che la musica fa molto di più che renderci felici, spiega Ritva Torppa, medico, logopedista e ricercatrice dell’Università di Helsinki, in Finlandia.

Le ricerche della dott.ssa Torppa dimostrano che la partecipazione ad attività musicali o il fatto di suonare uno strumento musicale possono migliorare la percezione del parlato e l’apprendimento del linguaggio per gli utenti di impianti cocleari.

“In un nostro recente articolo di revisione abbiamo riscontrato che in parecchi studi l’intervento musicale migliorava, per gli utenti di impianti cocleari, la percezione della musica, la percezione del parlato nel silenzio/nel rumore e anche l’apprendimento del linguaggio .

“Abbiamo anche trovato prove del fatto che l’intervento musicale migliora le strutture cerebrali correlate alla percezione del parlato”, ha spiegato.

Quindi su quali attività musicali ci si dovrebbe concentrare e in che modo si può cominciare?

I consigli di un’esperta

La dott.ssa Torppa dice che suonare qualunque strumento musicale (pianoforte, chitarra, violino o qualsiasi altro) può essere utile.

Quando si ascolta la musica, il suo consiglio è cominciare con qualcosa di facile. Ad esempio cominciare dalla propria musica preferita. Cominciare inizialmente con uno strumento solo, “poi aumentare la difficoltà poco a poco aggiungendo strumenti musicali in sottofondo”.

Anche cantare può essere utile. Quando si suona uno strumento musicale, cantare insieme e chiedere alla famiglia o a un amico di indicarci quando ci si trova alla giusta altezza tonale.

Nell’ascolto della musica occorre prendersi il tempo di godersi l’esperienza, come ci dice il portatore Daniel. “Per gran parte della mia vita non sono stato in grado di sentire le note alte di un pianoforte. Ora ci riesco e questo mi rende veramente felice”, racconta.

Guarda in che modo i portatori descrivono la commovente esperienza di riscoprire la musica:

Guarda come Daniel è “commosso fino alle lacrime” dalla musica di Beethoven:

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