Karen non nasconde più la sua ipoacusia

Tecniche per sentire meglio e uso di nuovi accessori.

Karen Cooper ora si gode la sua pensione. Quando il suo udito è peggiorato, il suo lavoro presso l’ufficio pianificazione finanziaria di una grande banca era diventato troppo stressante per lei e anche con gli apparecchi acustici la sua fiducia in se stessa era stata inevitabilmante compromessa.

Karen racconta che pensava sempre: “Quando sei con i clienti, non puoi dire che sei sorda. Provavo a leggere le labbra e a fare del mio meglio per capire, leggere gli appunti e cavarmela in altri modi. Ma era estenuante.”

Ora che porta un impianto cocleare da più di otto anni, Karen non nasconde più la sua ipoacusia con la persone che incontra nella vita quotidiana e utilizza gli accessori CochlearTM senza problemi per rendere più gradevoli le attività che svolge adesso che è in pensione.

Attiva nella chiesa locale, Karen usa spesso il suo Cochlear Wireless Mini Microphone 2, che la aiuta nei grandi ambienti in cui c’è un sensibile rumore di fondo.

Si fissa il microfono agli abiti quando serve il tè mattutino, così può sentire le persone di fronte a lei mentre chiacchierano e si muovono. Karen usa il Mini Microphone anche durante le visite mediche e alle riunioni del suo gruppo di lavoro, per poter sentire tutto ciò che viene detto.

“Di solito mi proteggevo rimanendo zitta; temevo di dare le risposte sbagliate e che le persone pensassero che ero stupida”, spiega.

“Ora che ho un impianto cocleare, non mi sento più in imbarazzo. Tiro fuori il Mini Microphone, lo metto sul tavolo e spiego alle persone che ho problemi di udito e che [il microfono] mi aiuta a sentire.”

Karen ricorda con meraviglia i primi giorni dopo l’accensione dell’impianto e l’importanza di perseverare e chiedere aiuto agli altri durante la riabilitazione.

“Ho iniziato da subito a sentire, percepivo chiaramente le voci. Ma ci è voluto un po’ di tempo per riconoscere tutti i suoni”, racconta Karen, che spesso doveva chiedere a suo marito Kevin di aiutarla a identificare i suoni in casa.

“All’inizio e per un certo periodo di tempo dopo [aver ricevuto l’impianto], sentivo suoni che non riconoscevo perché non li sentivo ormai da tantissimo tempo: come il segnale acustico del frigo quando rimane aperto troppo a lungo o quello del microonde quando un piatto è pronto.”

A Helen, un’amica di Karen, veniva naturale parlare lentamente e scandendo le parole, con pause e interruzioni, e Karen la chiamava spesso per fare pratica con le conversazioni al telefono. Chiudeva gli occhi per escludere i motivi di distrazione e concentrarsi su ciò che le veniva detto.

Un’altra tecnica di Karen era chiamare le compagnie di assicurazioni e le banche “solo per ascoltare il disco registrato e fare pratica con l’ascolto e vedere se riusciva a capire abbastanza bene da scegliere le opzioni giuste”.

All’inizio era difficile per lei comprendere le parole della voce computerizzata del GPS: doveva guardare la mappa sul display per seguire le indicazioni. Ma continuando a usare il GPS con l’audio attivo, il cervello di Karen si è “rimesso in pari” e improvvisamente un giorno, quando Karen ha fermato l’auto, ha sentito la voce automatica dire: “Sei arrivata a destinazione.”

Qui ci sono i preziosi consigli di Karen per imparare a identificare i suoni e il parlato con l’impianto cocleare.

  • Chiedete agli altri di aiutarvi a identificare i suoni nuovi o dimenticati, anche se si tratta di suoni semplici come il canto degli uccelli o il timer del forno.
  • Se state imparando a usare di nuovo il telefono, organizzate una telefonata giornaliera con un amico o un parente paziente, che parli in modo lento e chiaro.
  • Ascoltate podcast o una radio ricetrasmittente. Non solo imparerete a sentire vari tipi di voci, ma acquisirete sicurezza per parlare con gli altri di argomenti di attualità.
  • Chiedete all’audiologo gli accessori come il Mini Microphone 2 , che vi aiuterà a sentire meglio in contesti sociali rumorosi. Non abbiate paura ad usarlo con il vostro medico o in occasioni di vita sociale, né di chiedere all’oratore di metterlo sul leggio o di indossarlo sul risvolto della giacca durante situazioni pubbliche.
  • Perseverate! Cercate gli esercizi che funzionano per voi e continuate a fare pratica, ma fatevi anche consigliare da amici , parenti e soprattutto da altri portatori.

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Consultare il proprio specialista sui trattamenti dell'ipoacusia. Gli esiti possono variare e il proprio specialista illustrerà i fattori che potrebbero influire sull'esito. Leggere sempre le istruzioni d'uso. Non tutti i prodotti sono disponibili in tutti i Paesi. Contattare il proprio rappresentante locale Cochlear per informazioni sui prodotti.

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