Vi siete mai chiesti come sono cambiati gli impianti cocleari negli ultimi 40 anni? Siamo andati a cercare negli archivi e abbiamo parlato con alcuni dei nostri primi portatori, per vedere come sono cambiate le tecnologia e cosa questo comporti per i portatori di tutto il mondo.
1977-1997: Presentazione di un nuovo modo di accedere ai suoni al mondo intero
Il professor Graeme Clark lavorava già da oltre un decennio allo sviluppo di un trattamento per la perdita uditiva quando, nel 1977, inventò il primo impianto cocleare multicanale, che Rod Saunders utilizzò per primo nel 1978.
Poi, nel 1981, è nata Cochlear, quando una società chiamata gruppo Nucleus ha creato una collaborazione con il governo australiano per rendere il primo impianto cocleare multicanale disponibile in commercio per un maggior numero di persone. Quattro anni dopo, l’impianto Nucleus® 22 e il processore del suono indossabile (Wearable Sound Processor, WSP) furono il primo sistema multicanale a ricevere l’approvazione prima della commercializzazione dalla FDA.
Se tornaste indietro nel tempo vi stupireste di quanto fosse grande il nostro primo processore del suono: era a forma di scatola e si indossava con una tracolla attorno alla spalla. Un filo andava dalla scatola fino all’orecchio.
[Didascalia: Una delle prime portatrici, Pat, nel 1988]
“Il mio primo processore del suono andava indossato sul corpo e aveva un cavo che passava sotto i vestiti per collegarsi al microfono e alla bobina sulla testa. Era una novità, e non avevamo tutte le risorse e l’aiuto che abbiamo oggi”, racconta Pat, che ha ricevuto il suo impianto Nucleus 22 nel 1988 all’età di 46 anni.
Oltre 30 anni più tardi, Pat ama assistere a concerti sinfonici dal vivo e ha cambiato il suo processore del suono ben sei volte!
“È molto più comodo. La possibilità di indossarlo direttamente sull’orecchio senza bisogno di fili è stato uno dei miglioramenti più significativi rispetto agli inizi. E i progressi nelle opzioni di programmazione sono incredibili.”
1997-2017: Innovazione per l’udito e per lo stile di vita
Il processore del suono Nucleus iniziò poi ad avere un aspetto più simile a quelli utilizzati oggi. Nel 1998 creammo il primo processore del suono retroauricolare, rendendolo più piccolo e più facile da usare, oltre che più comodo e discreto.
[Didascalia: il processore del suono Cochlear Esprit per i portatori di Nucleus 22, lanciato sul mercato nel 2004]
Nel 2005, Cochlear lanciò il primo processore del suono resistente all’acqua – il Nucleus Freedom® – offrendo a chi utilizzava un impianto cocleare la possibilità di condurre uno stile di vita attivo indossando il proprio processore del suono. Nel 2012 sono stati lanciati gli accessori Aqua, che hanno permesso per la prima volta di nuotare indossando il processore del suono.
Dopo il lancio del processore del suono Nucleus 5 (che nel 2009 era il più piccolo e il più resistente all’acqua), nel 2013 è stato presentato il processore del suono Nucleus 6, che ha introdotto SmartSound iQ con tecnologia SCAN e connettività wireless. Gli accessori True Wireless™, rilasciati l’anno successivo, offrivano ai portatori ulteriori possibilità per accedere all’audio direttamente dal televisore, dal telefono o tramite un Mini Microphone, senza dover ricorrere a ingombranti dispositivi con cavi.
Il primo processore del suono Nucleus Kanso® è stato lanciato nel 2015, offrendo una soluzione uditiva con modello a bottone progettata per aumentare il comfort per le persone che portano gli occhiali. Ciò significa anche che i portatori per la prima volta potevano scegliere tra più processori del suono, con il processore del suono Nucleus 6.
2017-2023: Le dimensioni ridotte e lo streaming diretto cambiano le carte in tavola
Il lancio del processore del suono Nucleus 7 nel 2017 ha rappresentato l’introduzione del primo processore del suono con la capacità di streaming diretto da iPhone, iPad e iPod touch compatibili. La compatibilità con Android è arrivata un anno più tardi. Questo ha introdotto un modo completamente nuovo per i portatori di guardare video, fare telefonate e partecipare a videoconferenze.
Casey, statunitense e uno dei primi a ricevere l’impianto da bambino, condivide le sue riflessioni su come i cambiamenti degli ultimi decenni lo abbiano aiutato: “La tecnologia ha fatto passi da gigante rispetto al 1987. Per prima cosa, i processori del suono sono molto più piccoli! Non si notano nemmeno… E poi adoro lo streaming per ascoltare la musica e fare telefonate. La connettività wireless blocca anche i rumori di fondo, rendendo le telefonate ancora più accessibili.” Nel 2022, i processori del suono sono diventati ancora più piccoli e leggeri1 con l’uscita del processore del suono Nucleus 8, che è anche il primo ad essere compatibile con la tecnologia Bluetooth® LE Audio di nuova generazione. Con la tecnologia Bluetooth® LE Audio potrete collegarvi alle trasmissioni in luoghi pubblici come aeroporti, centri congressi, centri sportivi e palestre che supportano Bluetooth® AuracastTM. Che si tratti di ascoltare della musica, fare telefonate o godersi il proprio film preferito, Bluetooth® LE Audio offre una qualità del suono superiore rispetto alla generazione precedente, per offrirvi la miglior esperienza acustica possibile. †,¥,2,3
[Didascalia: il processore del suono Nucleus 8]
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CTA : Per saperne di più sull’ultimo processore del suono Nucleus 8 e sulle funzioni più recenti, visitate il sito cochlear.com
† Quando saranno disponibili dispositivi compatibili con Bluetooth LE Audio, sarà necessario un aggiornamento del firmware per poter utilizzare alcune funzioni.
¥ La capacità di trasmissione audio Auracast™ è soggetta all’adozione del protocollo Auracast da parte di terzi.
A Technical Overview of LC3 [Internet]. Bluetooth® Technology Website. [Cited 2022 Feb 28]. Available from: https://www.bluetooth.com/blog/a-technical-overview-of-lc3
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