Quando l’acclamata scrittrice australiana Libby Hathorn si è imbattuta in una bambina con perdita uditiva, è rimasta così colpita dalla sua esperienza che ha scritto una storia sensoriale sull’argomento.
What Rosie Hears racconta il percorso di una bambina prima e dopo l’intervento per l’ impianto cocleare e mostra lo straordinario nuovo mondo di suoni che successivamente riesce a sentire.
In quanto pluripremiata autrice di oltre 70 libri per bambini, alcuni dei quali sono stati adattati per il cinema, il teatro e l’opera, non è la prima volta che Libby narra una storia.
Questo progetto utilizza l’animazione digitale per mettere insieme storia, musica e arte, creando un’esperienza sensoriale che celebra i suoni che Rosie riesce improvvisamente a sentire.
“Dopo l’intervento e la convalescenza, Rosie si meraviglia di ciò che riesce a sentire in giro per casa – i suoi passi, le risate, la musica – e sussulta davanti a rumori come lo sciacquone o il camion dei rifiuti che passa.”
Libby porta l’attenzione su ogni singolo suono sentito da Rosie: dai gorgogli del suo fratellino alle note musicali che scorrono sul pianoforte, fino ai suoni che scaturiscono dalla preparazione di una torta. Il “cocco grattugiato” e lo “scroscio del latte”, il “tonfo del burro” e il “delizioso gocciolio del cioccolato fuso”.
“Ciò che m’interessava era il percorso dal mondo senza udito di Rosie al mondo con l’udito, dove tantissimi suoni sarebbero stati nuovi”, racconta Libby. “E l’importanza e la gioia di tutti e cinque i nostri sensi.”
La divertente animazione è una collaborazione con la raffinata illustratrice Bethany Macdonald, l’ispirato animatore Hamish Gilbert e una delle più prestigiose compositrici australiane, Elena Kats-Chernin, che ha scritto le musiche per What Rosie Hears.
È anche una storia di amicizia, dato che Rosie trova gradualmente la fiducia per giocare con Isabel, la sua vicina.
Come tale la storia è profondamente personale per Libby, la cui ispirazione per il progetto deriva dal suo desiderio di educare gli altri sugli impianti cocleari e rimuovere lo stigma della perdita uditiva, soprattutto fra i bambini.
La nipotina di Libby, Isabel, è portatrice di un impianto Cochlear. Ed è stato tramite Isabel che Libby ha incontrato la vera Rosie, a un evento organizzato da The Shepherd Centre, organizzazione non-profit australiana che sostiene i bambini con perdita uditiva.
Riguardo a Rosie, dice che per lei è stato un “vero piacere” ricevere la richiesta di partecipare al progetto. “Spero che crei la consapevolezza e il sostegno che è giusto dare ai bambini come me e Isabel affinché riceviamo i benefici e gli aiuti che meritiamo.”
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(Cochlear non è proprietaria di questo contenuto.)